Poetica
C hiamateci
R umorosi
A lieni
C orpi
quasi un crac,
crollo
o forse quasi un suono
quasi un crac
una alterazione di stato,
caduta spesso improvvisa, insuccesso
crac,
voce di origine onomatopeica,
originariamente suono
craaaac,
voce che riproduce e indica il rumore
di qualcosa che si rompe, cede improvvisamente
cede altrove.
Craccare, hackerare;
forma grafica con la quale nei fumetti rappresentato il rumore di qualcosa
che si spezza, di solito accompagnato da saette nuvolette e crepature
C repe
R otture
A lterazioni
C icatrici
Il collettivo CRAC si propone lo sviluppo di una performatività umana, cioè della possibilità di ogni persona di usare un linguaggio artistico e creativo, non solo di fare ma anche essere: essere presente, essere con, essere per, essere teatro, essere trasformazione, essere linguaggi, essere forme.
Usare questo medium per incarnare, per rinnovare lo sguardo, per conoscere, per trasformare.
Rompere le bolle delle nostre piccole realtà in cui rischiamo di rimanere intrappolatƏ.
Si propone di attraversare tutte le sfaccettature dell’umano e di attraversare trasversalmente tutti i suoi linguaggi, con una ardita utopia.
Il collettivo ricerca con precisione un paradigma immersivo, multisensoriale, itinerante, partecipato.
La partecipazione è il valore posizionale che la persona sceglie o si trova a vivere. Rimane una posizione, una postura, un accordo tra contrasti più o meno espliciti, più o meno interiori.
Si ricerca l’effimero. Si ricerca l’imprevisto. Si ricerca una densità e un sapore.
Le domande sono punti di arrivo. Snodi. Punti di s-blocco.
C ostruire
R abdomanti
A ppartenenze
C omuni
C/ R? A? C?